top of page

Prossimi Temazcal

Domenica 17 Novembre

Cerimonia di Temazcal

a partire dalle 11.00

CERIMONIA ANCESTRALE DI RINASCITA E PURIFICAZIONE INPI-TEMAZCAL
“nel ventre della madre terra”
Cerimonia antichissima, proveniente dalle civiltà indigene mesoamericane che si pratica da più di 3000 anni. In lingua Nahuatl, la lingua degli Aztechi, la parola temazcal significa “casa della pietra caliente” TETL: pietra; MAZTILI: caliente; CALLI: casa.
Nel Nord-America, nella lingua delle tribù dei nativi Lakota, è chiamata Inipi che significa “Rinascere ancora”, conosciuta anche come Sweat Lodge o Capanna del Sudore.
Pratica antica e ubiquitaria, di guarigione, purificazione e trasformazione, anche se ha attraversato il tempo con nomi, tradizioni, modalità e rituali differenti, il nucleo rimane lo stesso: riconnettersi con la Madre Terra, entrando dentro il suo ventre, fecondati dal Padre Sole rappresentato dal Fuoco. La cerimonia prevede 4 fasi, dette porte relazionate agli elementi della natura ed alle loro qualità energetiche (Aria, Acqua, Fuoco e Terra) ed ai quattro tempi della vita (Infanzia, Adolescenza, Maturità, Vecchiaia).
Trovarsi nel Temazcal e’ paragonato all’essere dentro al grembo materno: umido, caldo, buio, sentendosi talvolta al sicuro talvolta in difficoltà. La cerimonia viene intesa per questo come rinascita e durante la permanenza al suo interno, ogni canto, ogni parola, ogni preghiera e’ volta a purificare il corpo e l’anima per rinascere, uscendone, puliti e rigenerati
dentro e fuori.
Il Temazcal è un microcosmo che riproduce in sé le caratteristiche dell'universo, il macrocosmo. In esso troviamo tutti gli elementi dei diversi cicli o epoche diverse (definite come proprie) attraverso cui il mondo è passato e secondo la mitologia azteca continua a passare, aria, acqua, fuoco e terra sono in costante movimento. Al centro della capanna, “utero della Madre Terra", si trova un
braciere dove verranno posizionate le pietre vulcaniche roventi, scaldate nel fuoco esterno “del Padre Sole” e continuamente bagnate all’interno. Il Temazcal è la nostra casa originale, la casa dei nostri antenati.
Riconoscimento e gratitudine ai popoli nativi che hanno preservato e perpetuato fino ad oggi questa conoscenza.
​
IMG_2657.jpg
2e941e49-8a89-4a87-8aee-59690d65e277.JPG

La capanna del sudore è un luogo dove mettersi alla prova.

All’interno se non sei calmo le tue paure aumenteranno il tuo disagio, vero o immaginario che sia. Conquistare queste paure e riuscire a restare dentro fino alla fine della cerimonia rende l’esperienza particolarmente significativa. Là dentro hai affrontato il tuo più grande nemico: te stesso.”

(La Capanna del Sudore-Joseph Bruchac)

fb397666-8b70-4958-9108-fac521ebe59a.JPG

"Quando entriamo nella capanna del sudore

lo facciamo inginocchiandoci,

per essere più vicini

alla madre di noi tutti

questa Terra."

Mitakuye Oyasin 
(tutto è connesso)
è una preghiera tradizionale dei Lakota Sioux, spesso utilizzata come ritornello in molte preghiere e molti canti Lakota.
 Essa riflette la convinzione intrinseca della maggior parte delle tradizioni e credenze dei nativi americani,
ove "tutto è connesso".
"Aho Mitakuye Oyasin"
si può tradurre letteralmente come "tutte le mie relazioni (o parenti)", "siamo tutti connessi", "tutto è connesso" o anche "tutto è in relazione".
Si tratta di una preghiera di unità e armonia con tutte le forme di vita: le altre persone, gli animali, gli uccelli, gli insetti, gli alberi e le piante, e perfino le rocce, i fiumi, le montagne e le valli.


LA PREGHIERA
Aho Mitakuye Oyasin.
Tutte le mie relazioni.
Vi onoro in questo ciclo di vita con me oggi. Sono grato per questa opportunità di riconoscervi in questa preghiera.
Per il Creatore, per il dono supremo della vita, io ti ringrazio.
Per il popolo minerale che hai costruito e mantenuto le mie ossa e tutto il progetto per la mia esperienza di vita, io ti ringrazio.
Per il popolo floreale che sostieni i miei organi e il mio corpo e mi dai le erbe curative in caso di malattia, io ti ringrazio.
Per il popolo animale che mi nutri dalla tua stessa carne e offri la tua compagnia fedele in questo cammino di vita, io ti ringrazio.
Per il popolo umano che condivide il mio percorso come una sola anima sulla sacra ruota della vita terrena, io ti ringrazio.
Per il popolo Spirituale che mi guida invisibile attraverso gli alti e bassi della vita e per portare la fiaccola della luce attraverso i secoli, io ti ringrazio.
Per i quattro venti di cambiamento e di crescita, io vi ringrazio.
Siete tutti le mie relazioni, i miei parenti, senza i quali non sarei vivo. Siamo nel ciclo della vita insieme, co-esistenti, co-dipendenti, co-creando il nostro destino. L'uno, non meno importante dell'altro. Un popolo che si evolve dall'altro e tuttavia ognuno è dipendente da quello appena sopra e da quello appena sotto. Tutti noi siamo parte del Grande Mistero.
Grazie per questa vita.

Cerimonia di Temazcal (durata 2-3 ore)

“Si entrerà inginocchiati, muovendosi carponi in una capanna molto bassa per poi sedersi al proprio posto molto vicini a tutti gli altri partecipanti. La capanna di forma circolare è fatta di rami intrecciati fra di loro, con un buco al centro dove saranno posizionate le pietre roventi scaldate nel fuoco esterno. Le pietre entreranno entrare una dopo l’altra ogni volta benedette mettendo sopra delle erbe e resine, quando saranno tutte entrate si chiuderà la porta, ed in questo momento di assenza di luce, si resterà raccolti all’interno della capanna proprio. Le pietre saranno continuamente bagnate e così si formerà il vapore. La cerimonia prevede 4 fasi, dette porte, ogni fase inizia con la chiusura della porta, in assenza di luce, prevede il tempo di 4 canti ed alla fine ci sarà la sua apertura ed un intervallo di entrata della luce e delle successive pietre. Le quattro fasi delle porte sono relazionate agli elementi ed alle loro qualità energetiche (Aria, Acqua, Fuoco, Terra) ed ai quattro tempi della vita (Infanzia, Adolescenza, Maturità, Vecchiaia). All’interno si starà seduti, al buio, al caldo, a contatto con la terra, cantando o suonando o in silenzio, ascoltando e ascoltandosi, lasciandosi avvolgere dal caldo vapore, dalle essenze delle erbe e delle resine."

​

La Capanna del Sudore o Inipi ha avuto molte funzioni nelle varie culture. 

Purificare e guarire il corpo.

Guarire la mente donandole chiarezza. 

È stato un luogo di prova, che rappresentava un rito di passaggio, in cui il partecipante dimostrava resistenza, forza e coraggio.

Infine è stato anche un luogo di culto, dov’è stato possibile rinnovare l’interconnessione con Dio e con il Cosmo.

Storia del Sudore

Perché sudare? Da lungo tempo, in molte diverse parti del mondo, è risaputo che sudare può essere un’attività terapeutiche, in alcuni casi, anche curativa. 

“Provocate un aumento della temperatura corporea e non c’è malanno che io non possa curare” diceva Ippocrate. 

Ecco qui di seguito un elenco fatti interessanti raccolti da varie fonti. 

Per prima cosa, sudare è una funzione corporea estremamente necessaria. Attraverso il sudore, la pelle elimina le tossine in maniera così efficace da essere ribattezzata “il terzo rene”. Se la pelle e i pori attraverso cui passa il sudore fossero completamente chiusi, un essere umano morirebbe entro poche ore. In secondo luogo, una grande quantità di batteri e di agenti virali non può sopravvivere a temperature di poco superiori di 37°. Quando sudiamo, quindi, bruciamo letteralmente via alcune malattie. Oltre a ciò, molte tra le più importanti ghiandole endocrine vengono stimolate da un aumento della temperatura interna. Quando i capillari si dilatano ed il cuore accellera il suo ritmo per tenere testa all’aumentata richiesta di sangue, le impurità presenti in molti organi del corpo vengono eliminate. (Alcuni studi condotti in Finlandia indicano che questo non causa un aumento della pressione sanguigna. Infatti, quando sudano in una sauna, le persone con un’alta pressione sanguigna sperimentano una notevole, anche se solo temporanea, riduzione della loro pressione!).

Infine, in un bagno di vapore dove le pietre vengano scaldate e l’acqua venga versata su di loro, una grande quantità di ioni negativi viene rilasciata nell’aria. Gli ioni negativi sono quelli che combattono la fatica e la tensione. Un eccesso di ioni positivi (una condizione comune nelle aeree piene di smog e nelle case con un sistema centralizzato di aria condizionata) ha relazione, tra le varie malattie, con l’asma, gli attacchi di cuore, l’insonnia e le allergie.

LORETTA MORRONE

Educatrice Somatica, Operatrice Olistica, Insegnante del Metodo 

Feldenkrais®. Artista che danza con l’Aria, si è esibita per quasi più della metà della sua vita ad altezze vertiginose, le sue performance hanno riscosso fin dall’inizio un grande successo diventando così la sua professione. Diplomata Attrice ed Artista di Circo Contemporaneo nelle due formazioni professionali dell’Accademia A.G.Garrone per la durata di 4 anni. Da più di 20 anni opera nel campo del movimento, delle pratiche somatiche ed espressioni corporee, unendo così consapevolezza e creatività .Il cammino spirituale si è sviluppato negli anni insieme e parallelamente con le discipline artistico performative, allo studio e ricerca nell’ambito delle tecniche della corporeità, alle pratiche per l’esplorazione di stati di coscienza e percorsi di sviluppo personale, integrando il tutto nella sua vita lavorativa. Accompagna le persone ad identificare e rilasciare pensieri e movimenti limitanti, paure e blocchi mentali che limitano il loro movimento e la loro vita quotidiana, scoprendo la loro forza ed utilizzando le proprie risorse. Dopo un lungo periodo d’indagine sulle memorie corporee attraverso terapie e cerimonie di piante maestro con sciamani, curanderos, uomini e donne di medicina, ha risposto come ad una chiamata andando incontro al rito della  Ricerca della Visione, (Vision Quest - Busqueda de Vision) concludendo il ciclo dei 4 anni di salita sulla montagna cercando una visione ed  altri 4 anni di accompagnamento ai ricercatori della visioni e ricevendo la benedizione per guidare rituali di purificazione e rinascita quali il Temazcal. Portatrice di Chanupa e danzante del Sole.

​

bottom of page